Esperti e stakeholder dell’ecosistema innovativo italiano si sono confrontati nell’evento “𝗜𝗹 𝗧𝗿𝗮𝘀𝗳𝗲𝗿𝗶𝗺𝗲𝗻𝘁𝗼 𝗧𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗼 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗺𝗼𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗽𝗲𝗿 𝗹𝗮 𝗰𝗿𝗲𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮”, proposto da PWC Italia e InnovUp il 13 novembre a Milano, dedicato ai risultati della ricerca su trend, sfide e strategie per la crescita e lo sviluppo dell’innovazione. Lo studio ha analizzato la catena dell’innovazione italiana evidenziando il ruolo propulsivo di Service Provider (incubatori, acceleratori, società di consulenza) e Parchi Scientifici e Tecnologici per passare da un sistema di eccellenze isolate a una rete coesa, coordinata e per favorire il trasferimento tecnologico alla base della crescita competitiva e sostenibile. Serve infatti un modello integrato e sinergico per superare la frammentazione, accelerare il trasferimento tecnologico e trasformare la conoscenza scientifica in reale valore economico e sociale per il Paese.
I Parchi Scientifico-Tecnologici confermano il loro potenziale nel connettere il mondo della ricerca con quello del mercato mettendo a disposizione infrastrutture, tecnologie avanzate e servizi specialistici per sostenere la competitività delle imprese insediate e stimolare i rapporti con il sistema della ricerca e dell’innovazione. Veri e propri acceleratori naturali di nuove iniziative imprenditoriali, grazie a servizi di incubazione, accelerazione e supporto alla creazione di spin-off, i Parchi Scientifico-Tecnologici generano benefici per le organizzazioni insediate e per il sistema territoriale complessivo a cui garantiscono l’accesso a capitale umano qualificato, il miglioramento della reputazione e dell’attrattività, la diffusione della cultura dell’innovazione.
Risultati che hanno stimolato la tavola rotonda moderata da Laura Prinzi, Senior Manager PwC Italy, con la partecipazione di Alberta Pasquero, AD Bioindustry Park, Maria Chiara Carrozza, Professoressa Ordinaria di ingegneria biomedica e BioRobotics presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, Andrea D’Alessandro, Executive President di OpenZone, Andrea Pagnin, Head of Innovation & Development Office presso IIT, Gabriele Zanetti, Direttore Generale CSMT Innovation Hub.
Alberta Pasquero ha sottolineato come: «Grazie alle competenze, alla conoscenza dei meccanismi di collaborazione pubblico-privato e ai rapporti consolidati con istituzioni, centri di ricerca e imprese, i Parchi possono diventare una leva strategica per mettere a sistema risorse e iniziative del territorio. I Parchi, come sottolinea lo studio, non sono solo luoghi fisici ma piattaforme dove la prossimità tra imprese, ricerca e investitori favorisce lo scambio di competenze, la contaminazione di idee e la nascita di nuovi progetti.
Nell’esperienza del Bioindustry Park la gestione di bioPmed Polo di Innovazione regionale delle Scienze della Vita, assegnata al Parco dalla Regione Piemonte, rappresenta un esempio positivo per la crescita dell’attività dedicata al Trasferimento Tecnologico, con uno sviluppo che ha superato i confini del Parco e che ha avuto ricadute positive per l’intero sistema dell’innovazione regionale nel settore Life Science».
Le principali difficoltà indicate dai Parchi Scientifico-Tecnologici riguardano infatti il coinvolgimento delle imprese (63%) e il coordinamento con enti pubblici (50%), aggravate dall’assenza di un riconoscimento giuridico nazionale formale che ne limita la loro visibilità e l’accesso ai finanziamenti. Tra le priorità per i prossimi cinque anni, l’88% dei Parchi identifica nel potenziamento dei servizi alle imprese la priorità numero uno, seguito dal rafforzamento delle relazioni con università e centri di ricerca (50%), lo sviluppo di nuove infrastrutture e laboratori (50%) e l’apertura a nuovi canali di finanziamento (50%).
Tra le conclusioni emerse negli interventi finali, la proposta di una cabina di regia che si occuperebbe anche di modifiche legislative, tra cui l’Albo dei parchi tecnologici e a livello UE, una rete sul modello degli European Digital Innovation Hubs per favorire l’alleanza tra acceleratori di startup e parchi tecnologici a livello sovranazionale.
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